martedì 23 febbraio 2010

La controstoria: un approccio letterario allo studio della Storia

Questo progetto è rivolto agli studenti maggiormente interessati ad affrontare tematiche presenti nei piani di studio, approfondendole con taglio diverso da come esse sono tradizionalmente presentate.
L’attività, schiudendo gli orizzonti degli studenti anche nel settore delle nuove tecnologie di comunicazione quali quelle della multimedialità, di concerto con la B.D.P. e con il Council for european studies, contiene una consistente azione di formazione, di ricerca, di sviluppo e di sperimentazione.
Per questo motivo, l’obiettivo primario che il progetto si prefigge è di garantire a ciascuno la possibilità di sviluppare le proprie capacità e le proprie potenzialità personali.
Al centro del progetto si pone dunque uno studente, detentore del diritto di essere soggetto di apprendimento libero, capace di diventare egli stesso costruttore della propria formazione in cui il docente ha il compito di svolgere un’opera di promozione e di mediazione culturale. Un nuovo modello formativo, quindi, che implica una metodologia didattica capace di sviluppare interessi, vocazioni, scelte e di sostenere gli studenti nel processo di formazione dell’identità personale e di acquisizione della capacità di autodirezione.
Per conseguire il successo formativo, lo strumento principe è l’idea-progetto di miglioramento il cui obiettivo è di immettere valore aggiunto a ciò che già si svolge curricularmente.
Questo richiede di lavorare insieme e di condividere dei compiti:
· in senso orizzontale, discente/discente,
· in senso verticale docente/discente.
Il progetto, rivolto agli studenti dotati di spiccate attitudini nello studio della Storia, diretti fruitori e propositori di contenuti, si propone:
· di arricchire la loro preparazione professionale e culturale,
· di svilupparne le abilità personali e le scelte di approfondimento,
· di incentivare la lettura di testi narrativi e/o saggistici, nello specifico di carattere storico,
· di occupare in modo costruttivo il tempo libero che intende dedicare ad attività da svolgere nell’ambito della scuola.
L’adesione al seminario di studi è aperto solo agli studenti più motivati, ossia quelli che hanno raggiunto i migliori risultati nelle discipline relative storiche, giuridiche, economiche, sociologiche ed artistico-letterarie, quindi il concetto di eccellenza non mira soltanto alla raggiungibilità dell’eccellenza intesa come qualità, ma anche come garanzia della prestazione.
Gli studenti impegnati nel progetto saranno indirizzati verso metodologie di apprendimento che maturino in loro la capacità di osservazione,
· ricerca
· scoperta personale dei risultati
i Docenti rivolgeranno particolare attenzione verso nuovi strumenti epistemologici e metodologici.
Mirando alla valorizzazione delle eccellenze, come sopra intesa, ed all’educazione alla lettura critica della Storia, il progetto propone libri che possono essere utili per un approfondimento diverso da quello comunemente offerto dal mercato dell’editoria, sempre più omogeneo ed omologato, sommerso da una vastità di titoli sempre più connotati da una sostanziale uniformità culturale.
Per questo motivo il modo di affrontare la Storia in questo percorso vuole essere originale ed accattivante.
Originale perché lo statuto della Storia, il materiale, è diverso da quello della Letteratura, l’immaginario, individuale o collettivo. Accattivante perché, attraverso la narrativa, in una sorta di laboratorio, si possono avvicinare gli studenti all’epistemologia didattica innovativa per una disciplina, la Storia, spesso aborrita o vissuta come un obbligo.
Per questo motivo in itinere si proporranno opere che possano soddisfare le esigenze di varie tipologie di lettori:
· di chi desidera approfondire la propria conoscenza storica, ma nello stesso tempo non affrontare letture troppo impegnative, e questi potrà occuparsi dell’aspetto testuale tramite l’analisi del testo stricto sensu e del suo raccordo fra fictio ed oggettività storica
· di chi ama scoprire la psicologia dei grandi del passato, di coloro cioè i cui nomi apprendiamo dai testi scolastici, e questi potrà occuparsi dell’aspetto più umanistico della storia ponendo il grande del passato in relazione alle coeve strutture politiche economiche e sociali, nonché degli aspetti giuridici e culturali.
In tal senso subentra la funzione del laboratorio storico, uno strumento di ricerca e di indagine sulla veridicità documentaria del testo preso in esame, mettendo naturalmente in guardia contro i rischi delle ricostruzioni romanzate della letteratura, alcune con espliciti intenti storici (come i romanzi di Umberto Eco, soprattutto Il nome della rosa e Baudolino), nei quali se l’ambientazione e gli avvenimenti possono corrispondere alla storia, i personaggi agiscono invece anacronisticamente con le mentalità del tempo dello scrittore. In molti casi ci sono scrittori che, prima di scrivere un romanzo, fanno ricerche preparatorie, cercano di documentarsi, come Giuseppe Pederiali, autore de Il tesoro del bigatto (Milano, Rusconi, 1980), dove fatti storici, come l’incontro di Canossa, si mescolano a vicende e personaggi mitici e di fantasia.
Da dove nasce l’abbondanza di titoli editoriali, narrativi o saggistici, che dagli anni Novanta del secolo scorso hanno fatto capolino sugli scaffali delle librerie per irrompere impetuosamente negli ultimi tre, quattro anni? Sarebbe intellettualistico e, paradossalmente, superficiale liquidare il tutto come letteratura trash. Spesso infatti la letteratura di nicchia è risolta semplicisticamente come paraletteratura, ma non è sempre così.
L’attività si svilupperà su diverse aree:
· linguistica
· informatica
· relazionale-comunicativa
· culturale
Gli studenti possono scegliere da un elenco di proposte in cui sono indicati
· area dell’attività
· contenuti
· tempi di svolgimento
Il progetto, di struttura seminariale, prevede, in ambito culturale, moduli progettati, programmati ed organizzati dal dipartimento di Filologia moderna, di Storia, di Sociologia della comunicazione di Istituzioni giuridiche.
Se gli O. C. dovessero ritenerlo opportuno, il progetto può essere anche aperto a studenti del territorio.
I moduli, inerenti a tematiche previste nei piani di studio, anche se, in taluni casi, possono ammettere sfondamenti cronologici, sono affidati ai docenti impegnati nel progetto, o da consulenti esterni di comprovata competenza ed esperienza.
Il Dipartimento di Italianistica intende proporre un’occasione di approfondimento tanto con lo scopo di affrontare tematiche che non trovano abitualmente posto nei programmi, quanto per sviluppare un approccio più consapevole alla lettura della letteratura storica.
· Il progetto si svolge in orario curricolare ed extra curricolare
· In itinere per ogni prodotto eseguito dallo studente, il docente potrà accreditare ¼ di punto che verrà poi sommato al voto finale dell’esame a conclusione dell’A.A.. Al termine del seminario sarà rilasciato un attestato di frequenza o, su richiesta, previa prova finale, una certificazione delle conoscenze o abilità e competenze acquisite dai partecipanti (portaolio), giuridicamente valide per il C.V e daranno luogo a 2 punti di CFU.
· Sarà rilasciato un attestato finale, di cui i C.C.d. F.F. terranno conto in sede di attribuzione dei CFU.
· I migliori lavori presenteranno un approccio diretto a brani significativi rispetto alla tematica trattata, con la redazione di un breve saggio, e verranno pubblicati sul sito web di istituto nonché su un cd rom multimediale da inviare all’IRRE Campania.
I quattro segmenti che compongono la struttura portante del progetto si susseguono per ciascun periodo preso in esame sempre nello stesso modo:
1. Panoramica: ambito in cui si spazia nel contesto storico-culturale del periodo in oggetto; tale area è articolata in due sezioni:
a. La storia del tempo
b. La cultura del tempo
2. Primo Piano: quest'ambito è riservato ai grandi della storia ed è articolato a sua volta in tre sezioni:
a. Anteprima: excursus in cui si tratta la biografia, il profilo ideologico e l’opera del personaggio;
b. Focus: è la focalizzazione di un'impresa considerata dalla critica come la più significativa nell'itinerario del personaggio in esame.
c. Recensioni d'autore, è la raccolta di alcune pagine critiche, per supportare le scelte e per ampliarle.
3. Campo Lungo: il cui ambito è la trattazione di personaggi che per consuetudine vengono definiti minori e degli ambienti sociali che costituiscono la vita quotidiana, e si articola in tre segmenti.
a. Voci di popolo il cui ambito riguarda le condizioni sociali degli umili;
b. Voci di bambini, il cui ambito consente di ricostruire nel tempo la condizione dell’infanzia e dell’educazione.
c. Voci femminili: il cui ambito consente di ricostruire nel tempo la figura della donna e il suo ruolo nella storia.
4. Fuori Campo: il cui ambito consente di esaminare la voce del narratore e la sua posizione sul tema trattato.
Tutti i segmenti richiedono il medesimo approccio metodologico che, assegnando sem­pre al testo il ruolo centrale, si avvale di un apparato didattico, costituito, oltre che dalle introduzioni e dalle note (esplicative, contestualizzanti), dalle seguenti rubriche:
· Grandangolo: scheda relativa all'opera di volta in volta esaminata.
· Zoom: brano ritenuto particolarmente significativo
· Dettaglio: scheda redazionale di supporto o ampliamento alla trattazione in oggetto.
· Guida alla visione: scheda redazionale in cui lo studente accompagna alla comprensione contenutistica e formale del brano letto.
· Moviola: esercitazioni di comprensione, analisi, approfondimento ed elaborazione in cui lo studente viene abituato ad analizzare il brano secondo le indicazioni ministeriali relative ai recenti esami di Stato.
Questo lavoro di analisi storica e contenutistica dei testi, si svolgerà con la guida degli insegnanti impegnati nel progetto, nel confronto tra diverse ipotesi di interpretazione e nel suggerimento, su proposta degli studenti, di passi delle opere analizzate, corredati dalle glosse e da commenti individuali ed annotazioni di raccordo fra le due discipline e con altre discipline che potranno con esse interagire.
OBIETTIVI DIDATTICI
COMPETENZE
Capacità di comunicazione
Abilità strumentali
Capacità di risolvere problemi

1. Si esprime in modo chiaro, organico e corretto nello scritto
2. Nell’orale sa comunicare con chiarezza e coerenza rispetto allo scopo e al contenuto del messaggio.
3. Comprende i linguaggi specifici delle diverse discipline
4. Utilizza correttamente i linguaggi specifici delle diverse discipline
5. Utilizza strumenti informatici (Word , Front Page) Riconosce una situazione problematica
6. Individua le conoscenze / competenze già acquisite necessarie alla risoluzione di un problema
7. Individua un percorso risolutivo anche in modo collaborativo
Molte cose, certo si potrebbero obiettare di fronte ad un progetto simile, così poco accademico e così lontano dall’ortodossia della ricerca storica, non fosse altro per il fatto che l’approccio è di tipo letterario. Ma a questo si può ribattere che ogni epoca, ogni generazione si volge al passato con occhi diversi, ne cerca aspetti che altri hanno trascurato, valuta diversamente gli avvenimenti, li adatta a sé e, se talvolta tradisce l’oggettività, solo così la rende interessante per sé. In tal modo la storia rivive ogni volta diversa e ogni volta diventa nuovamente attuale.
Se obiettivo dello storico è cercare di influire nel minor modo possibile col suo presente nella ricerca che compie, nel caso specifico la sua è in ogni caso una sintesi tra presente, che lo motiva a studiare il passato, e le fonti che il passato gli ha tramandato. Questo rende comunque la storia, scritta dallo storico, un ripercorrimento del passato che non è mai il passato in sé, ma la rappresentazione che in ogni caso lo storico dà di quel passato. Una rappresentazione certo non fantastica e arbitraria come nei romanzi, ma in ogni modo qualcosa di diverso dal passato stesso: il lavoro dello storico potrà essere al massimo, per dirla con Paul Zunthor “la messa in scena dell’altro nel nostro presente; ma il racconto storico non ricrea ciò che è morto”.
È il presente che fornisce al lettore le motivazioni, le domande da rivolgere al passato, la scelta del tema e degli aspetti che, in quel momento, interessano a lui e ai suoi contemporanei; il narratore storico gli predispone poi gli strumenti, il linguaggio stesso con cui ritessere, dal suo nuovo punto di vista una storia già mille volte percorsa, e renderla di nuovo interessante; lo storico fornisce al narratore storico la materia prima su cui lavorare: le fonti, gli argomenti, un mondo che si fa riscoprire ogni volta in modo diverso.
E l’oggettività? L’oggettività c’è, ma non è comunque raggiungibile, è una Chimera alla quale tendere, ma nella consapevolezza che sia una Chimera, mille volte presagita, vagheggiata, intravista, ma sempre e comunque irraggiungibile. È la realtà noumenica che sottende il fenomeno, l’unica manifestazione cui ci è consentito avvicinarci e leggere con i nostri occhi, con la nostra percezione.
La lettura positivista delle fonti storiche rende noi docenti paradossalmente più possibilisti su ciò che c’era, che c’è e che non si vede, e ci rende anche più umili nello studio del passato, di cui possiamo cogliere solo una piccolissima parte. Per questo spesso capita di doversi fermare, di porsi domande cui non si sa rispondere e su cui, eventualmente, ci si lascia andare all’immaginazione, ma nella consapevolezza che questa sia tale.
Non c’è una storia, data una volta per tutte, ma ci sono tante storie, c’è una ricerca storica che procede per i suoi sentieri, ci sono le sintesi, gli strumenti, ci sono molte generalizzazioni, ma c’è anche molta ombra nel passato ed acquisire questa consapevolezza equivale a maturare il senso del limite che c’è in ogni azione umana.
Partendo dunque da questo assunto La controstoria: un approccio letterario allo studio della storia, è il senso di questo progetto che ospiterà autori storicamente scorretti, storici revisionisti, scrittori dissidenti, intellettuali disorganici. Tutti coloro, insomma, che dalla repubblica universale delle lettere sono catalogati come eretici perché, in qualche modo, oppongono resistenza al processo di massificazione delle intelligenze, delle coscienze, delle specifiche identità.
Nella parte curricolare si svolge, come di prassi, il lavoro di preparazione tipico della storiografia ortodossa cui si pongono le sette domande, mutuate dalla retorica classica
1. quis,
2. quid,
3. quando,
4. ubi,
5. quomodo,
6. cur,
7. cui prodest,
nella parte extracurricolare in cui la controstoria si confronterà con la storia, si partirà soprattutto dall’ultima domanda, la più insidiosa, perché se da un lato anche oggi chiarisce molti aspetti, dall’altro finisce per ridurre i comportamenti umani ad uno schema utilitaristico omnicomprensivo, di machiavelliana e di benthamiana memoria, quando invece, molto spesso, questi sono dettati da ragioni molto più complesse come è complesso l’animo dell’essere umano.
Il Direttore
Prof. Dott. Massimo Capuozzo

Nessun commento:

Posta un commento