La cappella Minutolo è stata resa famosa da Boccaccio che a Napoli lungamente
e piacevolmente aveva soggiornato e che ambientò nel sepolcro di Filippo
Minutolo una parte della novella di Andreuccio da Perugia (Decameron II, 5) in
cui il giovane s’infila nel sarcofago del cardinale Filippo e ruba l’anello al
defunto prelato.
La cappella, uno dei migliori esempi di architettura e di decorazione
gotica, si apre sul fondo del transetto destro all’angolo del Duomo. Originariamente
essa era situata nella Basilica Stefania, completamente demolita perché coincideva
con lo sviluppo architettonico del transetto del nuovo edificio gotico, conserva
tuttora la struttura gotica originaria: fu ricostruita come
cappella gentilizia dei Capece
Minutolo per volontà arcivescovo Filippo
Minutolo quando questi, nel 1294 per volontà
di Carlo II, aveva ripreso i lavori di costruzione della cattedrale sospesi
alla morte di Carlo I d’Angiò.
La cappella
presenta un bel pavimento a mosaico e tarsie
marmoree con al centro lo stemma di famiglia
e risalente alla fine del XIII secolo.
Sulle
pareti ci sono affreschi di epoche diverse. Accanto all’ingresso, sulla sinistra, sono raffigurati S. Antonio da
Padova e Santa Caterina da Siena; segue nella cunetta Santa Maria Maddalena
ricoperta dalla sua fluente chioma e poi le Storie dei Santi Pietro e Paolo e di altri santi e la
bellissima Crocifissione, eseguiti
tra il 1285 e il 1290 da Montano d'Arezzo.
Nel 1402 vi
fu aggiunta una tribuna.
Sull'altare
della cappella vi è il sepolcro
del cardinale Arrigo Minutolo
c’è la tomba
del cardinale Arrigo Minutolo († 1412), realizzata
da marmorari romani. La cuspide, adorna di statuette e piramidi, presenta al
centro lo stemma della famiglia ed è sostenuta da quattro colonne intagliate a
bassorilievi poggianti sui dorsi di quattro leoni.
La cassa sepolcrale,
sostenuta da tre piccole colonne a spirale e da due statue raffiguranti la Mansuetudine e la Carità, è adornata da una Natività
affiancata da un lato da Santa Anastasia
e da San Girolamo che pone la mano
sul capo dell’inginocchiato Arrigo raffigurato da bambino, e dall’altro S. Pietro e da S. Gennaro. Sotto l’urna sepolcrale è posto lo scalino dell’altare
adornato con bassorilievi che rappresentano la Madonna del Principio attorniata dai dodici Apostoli. La statua
giacente del Cardinale copre il sarcofago ed è circondata da quattro Angeli,
due dei quali reggono il padiglione dove è raffigurato in rilievo il Crocifisso con la Vergine e San Giovanni.
La tavola dell’altare è sostenuta da due piccole colonne e da lastra di marmo bianco adornata a
destra e a sinistra dai due Sacerdoti dell’Antico testamento, Aronne e
Zaccaria, con turiboli in mano. Una teca contenente Reliquie è posta fra le due
figure. Ai piedi dell'altare vi è una lapide posta da Fabrizio Capece Minutolo
che ricorda il diritto di patronato della famiglia sulla Cappella.
Sulla destra
dell’altare c’è la tomba del
cardinale Filippo Minutolo († nel 1301), opera di un seguace di Arnolfo di Cambio e caratterizzata
da figure, prese in prestito dall'arte bizantina. La
cassa è retta da piccole colonne tortili e riporta un’iscrizione che ricorda
l'impegno della famiglia Capece Minutolo nel mantenere viva la cura della
Cappella.
A sinistra dell’altare c’è la tomba dell’arcivescovo di
Salerno, già canonico della Cattedrale di Napoli, Orso Minutolo, morto nel 1327.
Nel muro destro c'è una nicchia con l'immagine di San Nicola di
Mira.
Di fronte, a sinistra, è di
grande interesse una pregevole icona di legno dorato con la Crocifissione e quattro Santi del senese
Paolo di Giovanni Fei: questa era un altarino portatile del Cardinale Arrigo Minutolo,
davanti alla quale dovunque egli celebrava la messa. Più avanti una porta
laterale antistante all’altare permette l’accesso alla sagrestia, decorata con
ovali raffiguranti Vescovi e Cardinali della famiglia.
Massimo Capuozzo
prufessò ... bianco su nero da fastidio agli occhi... fa venì mal'e cap' ...
RispondiEliminaBellissima la cappella e molto chiara ed esauriente la sua spiegazione, grazie.
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