mercoledì 4 maggio 2016

A tu per tu con l'opera d'arte: Pasquale D'Amora e l'Incoronazione di Napoleone di David

L’incoronazione di Napoleone è un dipinto a olio su tela realizzato tra il 1805 e il 1807 dal pittore Jacques-Louis David primo pittore dell’Imperatore. In seguito Napoleone chiese di riportare alcune modifiche al quadro che il pittore riuscì a completare nel febbraio del 1808.
Sono da notare innanzi tutto le dimensioni del quadro: 6,21 m x 9,79 m.
L’opera fu commissionata da Napoleone del Settembre 1804, per realizzarla l’artista impiegò tre anni, infatti, fu necessaria una gran quantità di disegni preparatori per riprodurre sulla tela la cerimonia.
La tela rimase fino al 1819 di proprietà di David, data nella quale l’opera fu trasferita al Louvre dove rimase nei magazzini fino al 1831 per volontà di Luigi XVIII e di Carlo X di Francia. Per ordine del nuovo sovrano Luigi Filippo, il quadro fu spedito al museo del palazzo di Versailles, dove rimane fino al 1889 quando l’opera fu nuovamente inviata al museo del Louvre.
David ritrae il momento dell’incoronazione di Napoleone, con ottanta invitati, tutte persone realmente esistite .
Tra i vari personaggi illustri troviamo: Luigi Bonaparte re d’Olanda, Giuseppe Bonaparte fratello di Napoleone nonché re di Napoli e in seguito re di Spagna nel 1808, il giovane Carlo Bonaparte figlio di Luigi Bonaparte, poi troviamo Charles-Francois Lebren terzo console al fianco di Napoleone Bonaparte il quale tiene tra le mani lo scettro da recare all’Imperatore, Jean-Jacques Regis de Cambacères, principe e arcicancelliere dell’Impero, anch’egli  tra le mani ha lo scettro da recare all’ Imperatore, Louis Berthier ministro della guerra sotto il consolato ha tra le mani il globo imperiale da donare all’ Imperatore e Gioacchino  Murat cognato di Napoleone re di Napoli. Inoltre nel dipinto troviamo la madre Letizia che in realtà non era presente alla cerimonia, ma Napoleone volle che fosse dipinta nel palco d’onore in segno di omaggio. Poco più in alto nella tribuna compare anche il pittore David mentre schizza “dal vero”.  Sulla sinistra dell’opera spiccano le sorelle dell’imperatore (Carolina, Elisa al centro e Paolina) elegantemente vestite secondo la moda neoclassica che sta per diventare il cosiddetto”stile impero”.
L’opera d’arte si basa sulle linee  verticali che slanciano il dipinto. Tutti gli sguardi si concentrano sulla corona, che Napoleone tiene alta nelle mani e sta per posare sulla testa della moglie Giuseppina. La scena si svolge il 2 dicembre 1804 nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi.
 La celebrazione fu suddivisa in tre parti: la consacrazione, l’incoronazione e infine il giuramento al quale il pontefice Pio VII Chiaromonti successore di Pio VI non volle assistere .
Questo quadro è il primo simbolo secondo il quale Napoleone era intenzionato a trasformare la Repubblica  in Impero.
Napoleone svolge la famosa autoincoronazione che è ben visibile, con papa Pio VII seduto sulla destra benedicente e quasi impotente di fronte al gesto dell’Imperatore, tanto che quest’ultimo gli da anche le spalle. Napoleone appare in atteggiamento quasi sacrale in quanto è monarca della legge divina ed egli stesso deve obbedienza a Dio. Bonaparte con questo gesto voleva rimediare all’errore di Carlo Magno primo Imperatore del Sacro Romano Impero, il quale era stato incoronato la notte di Natale dell’800 da papa Leone III, questo evento voleva dimostrare che il potere spirituale prevaleva su quello temporale mentre Napoleone autoincoronandosi, dimostrò il contrario, ovvero che il potere imperiale  fosse superiore al potere della chiesa.
David rappresenta in una sola azione l’incoronazione dell’Imperatore e quella dell’Imperatrice, infatti, possiamo vedere nell’opera il momento in cui Napoleone dopo essersi autoincoronato, si appresta a investire di dignità regale la sua sposa .
 Il classicismo dell’ambiente,i decori e la corona d’alloro, riflettono inoltre il fascino di Napoleone per i fasti e le glorie dell’Impero Romano.
La scena è rappresentata dal pittore nella maniera più obiettiva possibile: non si fa ricorso alle allegorie, ma è narrato quello che David aveva potuto vedere come spettatore, l’evento storico è narrato in maniera impeccabile, con cura meticolosa dei particolari, mescolato comunque a una vitalità e una ricchezza cromatica straordinarie, inoltre la pennellata ha una consistenza densa ma leggera e sottile allo  stesso tempo. Il quadro si snoda su linee orizzontali contrappuntate però dalle figure in piedi e dai pilastri che si tagliano verso l’alto.
All’interno del quadro sono presenti vari simboli tra cui il rosso, bianco e oro che oltre a rappresentare i colori dell’Imperatore e dell’Imperatrice simboleggiano la forza vitale dei sovrani e dell’Impero. Nel dipinto sono presenti due corone, di cui una rappresenta il potere universale ed è nelle mani di Napoleone. Inoltre nel quadro troviamo l’Imperatrice che s’inginocchia davanti a Napoleone in segno di sottomissione.
Poi troviamo la croce che rappresenta la Chiesa cristiana e in fine vediamo raffigurati i vescovi e il papa con il pastorale, che rappresentano l’autorità della chiesa.
Inoltre nel dipinto troviamo gli alti dignitari di corte i quali sono vestiti come da protocollo.
Nell’opera si può osservare che sia Napoleone sia Giuseppina, sua moglie, indossano uno splendido manto color porpora, il colore del potere.
L’abito di Napoleone è una tunica di raso bianco, ricamata in oro e bordata di una frangia. Quello di Giuseppina è un vestito a vita alta, in raso broccato d’argento e ricamato in oro.
L’autore di quest’opera fu uno dei più grandi artisti del secolo.
David pittore francese, fu allievo di Jean - Marie Vien e maestro di Ingres. A Roma ebbe interesse per la pittura bolognese dei Carracci, ma fu attratto soprattutto dalla scultura antica.
Ingres riprende temi e composizioni del maestro David per trasformarli secondo una sintesi ideale, depurandoli dagli elementi legati allo stile barocco, come l’affollamento e i colori.
Quando Napoleone salì al potere David lo affiancò. Nel 1800 fece il primo ritratto di Bonaparte nel Napoleone varca le Alpi e in seguito l’Imperatore gli ordinò quattro immense tele delle quali furono eseguite solo due, ossia la Consacrazione di Napoleone e la distribuzione delle Aquile.
Con la caduta di Napoleone e il ritorno dei Borbone, David fu costretto ad andare in esilio e si stabilì a Bruxelles, dove restò fino alla morte.

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