Pioggia, vapore e velocità è
un dipinto di William Turner realizzato nel 1844, le dimensioni del dipinto
sono 91x122cm ed è stato realizzato con olio su tela, quest’ultimo è conservato
nella “National Gallery” di Londra.
Turner dipinge un treno che
corre lungo i binari di un ponte, la veduta è rivolta verso Londra, quello che
si intravede sulla sinistra è il ponte di Taylor (iniziato nel 1772).
Il paesaggio è definito
molto vagamente come in molte opere di Turner, appare un dipinto sfocato e
l’immagine è trascurata dalla nebbia.
Nonostante ciò s’intravede
la famosa, sagoma del treno, una macchia nera con macchie luminose, metà del
dipinto è occupata da un cielo di varie tonalità (rosa, azzurro, bianco);
l’altra metà mostra un paesaggio sui toni del giallo, del verde e del marrone.
La velocità del treno è data
da queste chiazze di colore e particolari forme sfatte.
Il cielo oscilla fra la
materialità del colore e l’immaterialità che evoca una dimensione trascendente.
Solo per i migliori occhi,
davanti al treno in primo piano troviamo una piccola lepre che fugge sulle
rotaie, la creatura è sempre stata simbolo di pavidità.
Il quadro sconcertò come una
stravaganza. Il principale estimatore del quadro, Ruskin che lo aveva sempre
difeso, si limitò a commentare che lo aveva dipinto “per mostrare cosa sapeva
fare perfino con un brutto soggetto”.
Il dipinto rimase invenduto
e dopo l’esposizione Turner lo riportò nella sua galleria privata. Esponeva
sempre meno e ormai realizzava solo per sé la maggior parte delle sue opere.
Turner aveva già deciso di
lasciare in eredità allo stato Inglese tutto ciò che aveva creato e che era
ancora in suo possesso, poiché la vecchiaia ormai si faceva sentire.
Turner non è mai stato tanto
amato dai suoi committenti poiché non apprezzavano più le sue “pitture sfocate
e senza disegno” e quindi sempre di più bersagliato dai critici; nonostante
questo non perse mai il piacere di dipingere, né di vivere, anzi gestiva con
grande abilità due esistenze separate – una da pittore ricco e lodato
dall’aristocrazia, l’altra da Londinese di bassi fondi. -
D’estate si regalava viaggi
avventurosi in Italia e in Svizzera.
Una delle più grandi doti di
Turner era la competizione e l’ambizione, infatti, era sempre stato convinto di
poter fare meglio dei suoi rivali.
Le sue prime soddisfazioni
arrivarono dopo l’esposizione dei suoi primi dipinti come le tre vedute di
Venezia, tre Marine ed infine “Pioggia, vapore e velocità”.
Era la prima volta che un
treno – il cavallo a vapore che da pochi anni affumicava le campagne Londinesi
– diventava oggetto di rappresentazione artistica.
Turner aveva intuito da
qualche tempo il potenziale artistico della modernità, questo grande artista
sapeva raffigurare di tutto: dalle burrasche di mare agli incendi, dalle
baleniere ai battelli a vapore, dai paesaggi classici a quelli romantici, un
vero e proprio artista che fa dell’indistinto il suo forte.
Quest’opera è il simbolo
dell’insorgente modernità, poiché ci troviamo nel pieno della rivoluzione
industriale dove tutti gli artisti raffiguravano ancora il passato mentre lui
guarda alla nuova epoca.
Turner figlio di barbiere,
nacque il 23 aprile del 1775.
Già in giovane età dimostrò
uno spiccato amore per la pittura, nel 1789 fu ammesso alla “Royal Academy” dove
ebbe come insegnate Thomas Malton.
Il suo primo lavoro furono
due acquerelli esposti alla mostra ufficiale della prestigiosa accademia
Londinese. A seguito di alcuni contrasti con i componenti dell’accademia, nel
1802 Turner aprì un propria galleria. In questo stesso anno l’artista compì dei
viaggi visitando prima la Francia e poi l’Italia per circa tre volte.
Questi viaggi mutarono
profondamente il suo stile e contribuirono a farlo porre maggiore attenzione al
problema della luce atmosferica, anticipando così alcune soluzioni che
caratterizzarono poi la pittura impressionistica.
Turner trascorse gli ultimi anni della sua vita
pieno di malattia e disprezzo, morì poi il 19 Dicembre del 1851.
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