L’incoronazione di Napoleone
è un dipinto a olio su tela realizzato tra il 1805 e il 1807 dal pittore
Jacques-Louis David primo pittore dell’Imperatore. In seguito Napoleone chiese
di riportare alcune modifiche al quadro che il pittore riuscì a completare nel
febbraio del 1808.
L’opera fu commissionata da
Napoleone del Settembre 1804, per realizzarla l’artista impiegò tre anni, infatti,
fu necessaria una gran quantità di disegni preparatori per riprodurre sulla
tela la cerimonia.
La tela rimase fino al 1819
di proprietà di David, data nella quale l’opera fu trasferita al Louvre dove
rimase nei magazzini fino al 1831 per volontà di Luigi XVIII e di Carlo X di
Francia. Per ordine del nuovo sovrano Luigi Filippo, il quadro fu spedito al
museo del palazzo di Versailles, dove rimane fino al 1889 quando l’opera fu
nuovamente inviata al museo del Louvre.
David ritrae il momento dell’incoronazione
di Napoleone, con ottanta invitati, tutte persone realmente esistite .
Tra i vari personaggi
illustri troviamo: Luigi Bonaparte re d’Olanda, Giuseppe Bonaparte fratello di Napoleone
nonché re di Napoli e in seguito re di Spagna nel 1808, il giovane Carlo
Bonaparte figlio di Luigi Bonaparte, poi troviamo Charles-Francois Lebren terzo
console al fianco di Napoleone Bonaparte il quale tiene tra le mani lo scettro
da recare all’Imperatore, Jean-Jacques Regis de Cambacères, principe e
arcicancelliere dell’Impero, anch’egli
tra le mani ha lo scettro da recare all’ Imperatore, Louis Berthier
ministro della guerra sotto il consolato ha tra le mani il globo imperiale da
donare all’ Imperatore e Gioacchino
Murat cognato di Napoleone re di Napoli. Inoltre nel dipinto troviamo la
madre Letizia che in realtà non era presente alla cerimonia, ma Napoleone volle
che fosse dipinta nel palco d’onore in segno di omaggio. Poco più in alto nella
tribuna compare anche il pittore David mentre schizza “dal vero”. Sulla sinistra dell’opera spiccano le sorelle
dell’imperatore (Carolina, Elisa al centro e Paolina) elegantemente vestite
secondo la moda neoclassica che sta per diventare il cosiddetto”stile impero”.
L’opera d’arte si basa sulle
linee verticali che slanciano il dipinto.
Tutti gli sguardi si concentrano sulla corona, che Napoleone tiene alta nelle
mani e sta per posare sulla testa della moglie Giuseppina. La scena si svolge
il 2 dicembre 1804 nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi.
La celebrazione fu suddivisa in tre parti: la
consacrazione, l’incoronazione e infine il giuramento al quale il pontefice Pio
VII Chiaromonti successore di Pio VI non volle assistere .
Questo quadro è il primo
simbolo secondo il quale Napoleone era intenzionato a trasformare la Repubblica in Impero.
Napoleone svolge la famosa
autoincoronazione che è ben visibile, con papa Pio VII seduto sulla destra
benedicente e quasi impotente di fronte al gesto dell’Imperatore, tanto che
quest’ultimo gli da anche le spalle. Napoleone appare in atteggiamento quasi
sacrale in quanto è monarca della legge divina ed egli stesso deve obbedienza a
Dio. Bonaparte con questo gesto voleva rimediare all’errore di Carlo Magno
primo Imperatore del Sacro Romano Impero, il quale era stato incoronato la
notte di Natale dell’800 da papa Leone III, questo evento voleva dimostrare che
il potere spirituale prevaleva su quello temporale mentre Napoleone autoincoronandosi,
dimostrò il contrario, ovvero che il potere imperiale fosse superiore al potere della chiesa.
David rappresenta in una
sola azione l’incoronazione dell’Imperatore e quella dell’Imperatrice, infatti,
possiamo vedere nell’opera il momento in cui Napoleone dopo essersi
autoincoronato, si appresta a investire di dignità regale la sua sposa .
Il classicismo dell’ambiente,i decori e la
corona d’alloro, riflettono inoltre il fascino di Napoleone per i fasti e le
glorie dell’Impero Romano.
La scena è rappresentata dal
pittore nella maniera più obiettiva possibile: non si fa ricorso alle
allegorie, ma è narrato quello che David aveva potuto vedere come spettatore,
l’evento storico è narrato in maniera impeccabile, con cura meticolosa dei
particolari, mescolato comunque a una vitalità e una ricchezza cromatica
straordinarie, inoltre la pennellata ha una consistenza densa ma leggera e
sottile allo stesso tempo. Il quadro si
snoda su linee orizzontali contrappuntate però dalle figure in piedi e dai
pilastri che si tagliano verso l’alto.
All’interno del quadro sono
presenti vari simboli tra cui il rosso, bianco e oro che oltre a rappresentare
i colori dell’Imperatore e dell’Imperatrice simboleggiano la forza vitale dei
sovrani e dell’Impero. Nel dipinto sono presenti due corone, di cui una rappresenta
il potere universale ed è nelle mani di Napoleone. Inoltre nel quadro troviamo
l’Imperatrice che s’inginocchia davanti a Napoleone in segno di sottomissione.
Poi troviamo la croce che
rappresenta la Chiesa cristiana e in fine vediamo raffigurati i vescovi e il
papa con il pastorale, che rappresentano l’autorità della chiesa.
Inoltre nel dipinto troviamo
gli alti dignitari di corte i quali sono vestiti come da protocollo.
Nell’opera si può osservare
che sia Napoleone sia Giuseppina, sua moglie, indossano uno splendido manto
color porpora, il colore del potere.
L’abito di Napoleone è una
tunica di raso bianco, ricamata in oro e bordata di una frangia. Quello di
Giuseppina è un vestito a vita alta, in raso broccato d’argento e ricamato in
oro.
L’autore di quest’opera fu
uno dei più grandi artisti del secolo.
David pittore francese, fu
allievo di Jean - Marie Vien e maestro di Ingres. A Roma ebbe interesse per la
pittura bolognese dei Carracci, ma fu attratto soprattutto dalla scultura
antica.
Ingres riprende temi e
composizioni del maestro David per trasformarli secondo una sintesi ideale, depurandoli
dagli elementi legati allo stile barocco, come l’affollamento e i colori.
Quando Napoleone salì al
potere David lo affiancò. Nel 1800 fece il primo ritratto di Bonaparte nel
Napoleone varca le Alpi e in seguito l’Imperatore gli ordinò quattro immense
tele delle quali furono eseguite solo due, ossia la Consacrazione di Napoleone
e la distribuzione delle Aquile.
Con la caduta di Napoleone e il ritorno dei
Borbone, David fu costretto ad andare in esilio e si stabilì a Bruxelles, dove
restò fino alla morte.
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