mercoledì 4 maggio 2016

A tu per tu con l'opera d'arte: Mario Coppola e Il giuramento degli Orazi di David

Il giuramento degli Orazi è  un dipinto realizzato nel 1784 dal pittore Jacques-Louis David conservato nel museo di Louvre a Parigi .

Il dipinto è stato realizzato usando la tecnica dell’olio su tela , essa misura 330X425 cm .
Il quadro si divide idealmente in tre scene distinte, segnati dai tre archi a tutto sesto dello sfondo.
Nel primo riquadro verso sinistra ci sono i tre fratelli Orazi. Sono visti di scorcio così che sembrano quasi formare un corpo solo , inoltre essi hanno le gambe leggermente divaricate in avanti ed il braccio proteso; i loro lineamenti sono tesi e le espressioni sono concentrate. David è stato molto attento a ricalcare queste espressioni che  indicano tutta la determinazione che li porta a sacrificare la loro vita per la patria e per l’onore . Al centro, nel secondo riquadro, c’è il padre raffigurato con un aspetto solenne, egli ha in mano le tre spade che sta per consegnare ai figli dopo aver raccolto il loro giuramento ; l’altra mano è sollevata in alto a simboleggiare la superiorità del principio per il quale vanno a combattere ossia : la difesa della patria e delle loro famiglie.
 Nel terzo riquadro ci sono le moglie degli Orazi con due figli , esse sono accasciate ed addolorate anche se non compiono gesti di teatrale disperazione , anzi non piangono neppure. La loro sofferenza è intensa ma composta ,sopportata con grande dignità, perché comprendono la necessità del sacrificio dei loro uomini.
Jacques-Louis David ha voluto immortalare una celebre leggenda romana: Sulla scena sono rappresentati i tre fratelli Orazi pronti al combattimento contro i Curiazi. I tre giovani giurano massima fedeltà e grande onore alla patria ricevendo in seguito le armi consegnate dal padre. La scena ricalca il classico dramma poetico: da un lato prodi combattenti che, nonostante l'età e nonostante la probabile inesperienza, decidono di scontrarsi per la pace di Roma, dall'altro lato, in netto contrasto psicologico, le donne legate ad entrambe le famiglie, queste ultime capiscono che qualunque sia l'esito della battaglia sarà comunque un'amara sconfitta, questo dolore è dovuto anche al fatto che Camilla (sorella degli Orazi) era promessa sposa ad uno dei Curazi .  Il pittore sembra voler dare più spazio all'azione eroica dei tre: infatti, attirano l'attenzione dello spettatore grazie alle proporzioni maggiori e alla luce che li investe e li esalta. David mostra un mondo romano (antico) in cui lacrime, sensibilità e amore non contano nulla davanti ai valori militari e dunque bisogna essere freddi, mostrarsi uniti, convinti e sicuri anche se le motivazioni stesse possono ledere i sentimenti e gli affetti personali . Le figure dipinte e fotografate sono rigide e tenaci. Le donne in lacrime fanno capire come e quanto la guerra ieri come oggi sia un evento tragico.
Il soggetto storico è qui utilizzato con un unico contenuto: l’esaltazione dell’eroismo. L’eroe, in quest’ opera, ha caratteri di intensa virilità che contrastano con i molli caratteri dei tanti damerini che affollavano la società aristocratica del Settecento .
Rispetto alla pittura rococò, che cercava la sensualità della visione con colori tonali, luci calde e ombre accoglienti, la pittura di David si mostra al contrario fortemente idealizzata. La luce che illumina la scena è netta e tagliente, le forme sono disegnate con grossa precisione, il rilievo dei corpi è affidato al più classico del trattamento chiaroscurale. Nulla deve essere seducente per l’occhio o i sensi, L’immagine deve invece colpire la coscienza dell’osservatore. Non deve offrirgli consolanti sensazioni estetiche ma deve smuovergli il cuore. Deve richiamarlo a valori forti. Valori come l’eroismo. Valori tanto necessari in una fase storica come questa in cui la società francese si prepara a quella rivoluzione destinata a cambiare il corso della storia europea.
Il quadro di David fu realizzato a Roma da David  (su commissione di re Luigi XVI) e poi trasportato a Parigi. Il successo che ebbe fu immenso e decretò la fama di David. La data della sua esecuzione, a soli quattro anni dallo scoppio della Rivoluzione Francese, fanno sì che questo quadro ben rappresenti il clima prerivoluzionario della Francia. Un clima in cui, anche grazie ai quadri di David, si avvertiva la necessità di un ritorno ai valori etici forti che avrebbero consentito ai francesi il sacrificio di tante vite umane pur di affermare i nuovi valori di libertà, uguaglianza e fraternità.
Il David ha utilizzato la storia classica per altri quadri simili a questo. Ricordiamo Belisario riconosciuto (1781), Il dolore di Andromaca, Le Termopili, I Littori portano a Bruto i corpi dei suoi figli (1789), e Il Ratto delle Sabine (1799). Ma in nessuno di questi quadri David riesce a raggiungere un uguale livello di comunicatività e di sintesi tra contenuto e forma. Nelle sue altre opere di soggetto storico si avverte un’ispirazione più di maniera ed una eccessiva teatralità scenica che stemperano l’emozione che l’immagine vuole trasmettere.

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