venerdì 13 maggio 2016

A tu per tu con l'opera d'arte: Ciro De Rosa e Napoleone Primo console di Ingres

L’opera “Napoleone Bonaparte primo console” è un dipinto autografo di Jean-Auguste Dominique Ingres (29 Agosto 1780- 4 Gennaio 1867) realizzato con tecnica ad olio su tela nel 1804.

Il celebre dipinto fu donato alla città di Liegi in ricordo dell’atto con cui aveva destinato alla città di Liegi una forte somma di denaro per ricostruire il sobborgo di Amercour, raso al suolo dagli austriaci nel 1794.
Storicamente, l’espressione primo console fu un titolo attribuito a Napoleone Bonaparte a seguito della sua ascesa al potere in Francia, nell’antica Roma i titolo di console era la più alta carica militare assieme al senato e i consoli erano coloro che guidavano la repubblica.
Napoleone Bonaparte divenne il console francese più autorevole e attraverso il referendum conseguì al titolo di primo console a vita e successivamente si autoproclamò imperatore.
Il termine console fu usato da Napoleone nel tentativo di ricollegare se stesso all’antica repubblica romana.
Egli, successivamente, strinse il suo rapporto con l’antica Roma costruendo due archi di trionfo come l’arco di trionfo di Parigi e altri monumenti nello stile dell’antica Roma, in Italia. Roma, in quel momento, era un esempio di buona repubblica, c’erano due consoli assieme al senato che avevano pari autorità e ciascuno poteva porre il veto (per prendere una decisione bisogna essere tutti d’accordo) allo scopo di evitare atteggiamenti di tirannia e di egemonia.
Ritornando all’opera, il ritratto “Napoleone primo console” misura 227x147 cm ed è custodito nel Musèe des Beaux Arts a Liegi, in basso sulla destra si legge “Ingres au XII”, e costò a Napoleone ben 3000 franchi.
Napoleone detestava le lunghe sedute di posa e per quest’opera concesse a Ingres solo un brevissimo incontro, per questo il ritratto sembra privo di emozioni e punta molto sugli effetti cromatici e sulla ricostruzione dell’ ambiente.
Ingres dedicò molto tempo a quest’opera, in quanto Napoleone concesse ad ingres soltanto tre ore nel 1798, l’autore si basò su un busto come guida traducendo la fisionomia in ieraticità divina, dal quadro emerge un’altra capacità di Ingres, quella di rendere e vanificare la qualità di tessuti.
Ingres fu un alievo di David, compose due opere per Napoleone nel 1804 “Napoleone primo console” e nel 1806 “Napoleone in trono” che espose al salon ricevendo tante critiche anche dal suo maestro David per una certa mancanza di vivacità nell’opera, ma soprattutto per l’ostinazione nei confronti dell’opera di Raffaello che lo condiziona nella scelta dei colori e del disegno.
“Napoleone in trono” differentemente da “Napoleone primo console” è un’opera in cui Napoleone è assimilato alla figura di un Giove Onnipotente ed è raffigurato come se si trattasse di un’immagine mitologica.
Nel ritratto, Napoleone indossa un’enorme uniforme rossa di velluto, tiene una mano poggiata sul decreto appena emanato, oltre all’apertura della tenda spicca anche l’antica cattedrale di Sainte-Laimbert, allora completamente distrutta e la città di Sainte-Walburae.

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